Un incontro illustre, ieri, a Lubiana: lo scrittore triestino Claudio Magris, un maestro della letteratura mitteleuropea, ospite della casa editrice Slovenska matica, che ha voluto festeggiarlo - con l'adesione dell'Istituto italiano di cultura - in occasione dei suoi 80 anni e dell'uscita dell'edizione slovena del suo romanzo "Non luogo a procedere", pubblicato in Italia da Garzanti. Ad accogliere Magris anche all'ambasciatore d'Italia Paolo Trichilo, che ha espresso apprezzamento "non solo per la straordinaria attività letteraria, ma anche per l'alto impegno culturale e civile" di Claudio Magris.

Per gli 80 anni, che ha compiuto ad aprile, anche Lubiana celebra Claudio Magris, scrittore assai apprezzato in Slovenia, dove molte delle sue opere sono tradotte e dove ha ricevuto un prestigioso premio letterario (il Vilenica, nel 2009). E c'era davvero un bel pubblico ieri ad ascoltare Magris in dialogo con la sua traduttrice Veronika Brecelj.
"Questo libro è nostro", così a proposito delll'edizione slovena di "Non luogo a procedere" (uscita col titolo "Brazgotine") ha esordito lo scrittore, che quando accompagna i suoi libri all'estero sottolinea sempre in primo luogo l'importanza del traduttore. Poi Magris si è addentrato nella complessa trama del romanzo, una potente narrazione sulla guerra e sulla memoria che scava nei segreti di Trieste e ha come baricentro la Risiera di San Sabba, unico lager nazista in Italia. "Opera, questa di Magris ora disponibile anche in lingua slovena", ha chiosato l'ambasciatore Paolo Trichilo, "ricca di significato, vicina a tematiche che toccano il passato delle zone a cavallo tra i nostri Paesi".
Una riflessione sull'oggi? Risponde Magris: " È stata una grande tristezza, una grande delusione il vedre risorgere tanti risentimenti nazionali, il pathos dei confini, rifuti, odi ... Eravamo stati così contenti per la caduta dei muri ideologici, i muri identitati, etnici. Veramente tremendo. Una cosa mi ha fatto impressione. Qualche mese fa è stato ripubblicato in Italia il grande libro dello studioso tedesco Friedrich Naumann del 1915 "Mitteleuropa". Ebbene la cosa terribile è che quel libro libro cento anni dopo sembra scritto oggi".
A Lubiana Claudio Magris ha anche illuminato alcuni aspetti della sua scrittura, che è fortemente radicata nella realtà, perché "come diceva Mark Twain, la vita è sempre più fantastica della finzione". Al termine gli applausi, il rituale della firma delle copie del libro, i saluti, le tante testimonianze di affetto, a conferma se mai ce ne fosse ancora bisogno, di quanta stima goda anche fuori d'Italia il grande scrittore.

Foto Radio Capodistria
Foto Radio Capodistria

Ornella Rossetto