L'opera "Amorosa presenza", ispirata a un romanzo di Vincenzo Cerami, è prodotta dalla Fondazione Verdi e inaugura la nuova stagione lirica e di balletto
Un titolo attesissimo, che a Trieste si preannuncia come l'evento dell'anno, 'Amorosa presenza', esordio nella lirica del compositore premio Oscar Nicola Piovani, che per il debutto mondiale dell'opera porterà in scena la sua musica anche nella veste di maestro concertatore e direttore. Un progetto di quarant'anni fa ripreso su impulso del Teatro Verdi, come spiega lui stesso intervistato da Miriam Monica. "Sono felicissimo - dice - che questo progetto veda la luce grazie al Teatro Verdi di Trieste che lo ha voluto, che mi ha sostenuto e mi ha anche spinto quando ero indeciso, e ora sono felicissimo di essere qui".
'Amorosa presenza', su libretto di Aisha Cerami e Nicola Piovani, è un''opera semiseria" in due atti ispirata all'omonimo romanzo dello scrittore Vincenzo Cerami e racconta una storia d'amore tra due giovani, ambientata negli anni Settanta. "Sono due ragazzi molto timidi che però si amano a distanza e non hanno il coraggio di presentarsi", rivela il maestro. "Per cui si travestono. Lui da ragazza, per fare amicizia con la giovane e abbattere la timidezza fra sessi diversi, e lei da ragazzo. In tutto questo gioco nascono degli equivoci anche divertenti, intrecci di gelosie, e quanto al finale c'è un colpo di scena che non vi racconto, però posso anticiparvi che si può anche interpretare come un lieto fine".
Con la regia di Chiara Muti (figlia del direttore Riccardo) e con il soprano Maria Rita Combattelli e il tenore Giuseppe Tommaso nei ruoli principali, l'opera, dopo la prima di domani, resterà in cartellone al Verdi sino al 29 gennaio.