Attore versatile e geniale, ha conquistato il grande pubblico e i grandi registi con la stessa apparente semplicità dell'amico della porta accanto. In film che hanno fatto la storia del
cinema italiano: da "Adulterio all'italiana" a "Le avventure di Pinocchio" fino alla sua ultima interpretazione del 2004 nei panni di Garcia Lorca: in oltre cinquant'anni di carriera, Nino Manfredi ha raccontato con ironia sogni e tic dell'Italia a partire dagli anni anni Cinquanta. Si appassiona alla recitazione dopo aver assistito a un'esibizione della compagnia teatrale di Vittorio De Sica. Nel primo Dopoguerra si iscrive all'accademia d'arte drammatica di Roma dove studia con Orazio Costa. Debutta in teatro con Tino Buazzelli, passa poi alla scuola del Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler e infine, di nuovo a Roma, con Eduardo De Filippo. Nel 1949 l'esordio al cinema. Nel 1959 conquista il pubblico con la partecipazione a Canzonissima. Poi una serie infinita di ruoli da protagonista in pellicole che avrebbero fatto la storia del cinema italiano, da 'Audace colpo dei soliti ignoti' di Nanni Loy a 'L'impiegato', 1960, diretto da Gianni Puccini e 'Nell'anno del Signore' di Luigi Magni. Un'attore preparato e perfezionista Nino Manfredi, capace di interpretare ruoli drammatici o trasformarsi in un emigrato italiano in Svizzera come in 'Pane e cioccolata' o nell'indimenticato 'Pinocchio' di Luigi Comencini del 1972. Tanti ruoli, tanti volti, un solo grande attore. Una carriera lunga 55 anni in cui Manfredi ha recitato in oltre 100 film diretti dai più famosi registi del tempo. La Mostra del cinema di Venezia lo aveva festeggiato proprio qualche settimana prima dell'emorragia celebrale che se lo è poi portato via, il 4 giugno 2004. Questa sera in prima serata l'omaggio di Rai Due nell'anno del centenario della sua nascita. (mid)