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È diventato uno dei più importanti festival letterari italiani quello di Pordenone, che ha chiuso domenica dopo cinque giorni di un'edizione - la diciannovesima - forte di oltre seicento ospiti, centinaia di incontri e moltissime anteprime editoriali, italiane e straniere. Quest'anno c'è stato un vistoso aumento del pubblico giovane: uno spettatore su cinque aveva 30 anni, o meno. E ciò non solo - spiegano i promotori della festa del libro pordenonese - grazie al cartellone Junior, ma anche per il capillare lavoro di formazione condotto in questi anni nelle scuole. Quanto ai temi più apprezzati, a parte le star della narrativa, hanno calamitato grande interesse la storia, l'antropologia, la divulgazione in genere. Tra i fiori all'occhiello, poi, l'attenzione speciale riservata alla poesia, che ha anche siglato l'inaugurazione con la dedica alla memoria del poeta friulano Pierluigi Cappello. Il festival è andato benissimo sui social, ed ha ottenuto grande visibilità sulla stampa italiana. E c'è un ulteriore indicatore del successo della manifestazione prossima al traguardo del ventennale: l'aumento dei libri venduti, che ha segnato un +4% rispetto al 2017. Piena soddisfazione, infine, per un evento che si conferma ancora una volta volano per l'economia del territorio. "A Pordenone con la cultura si mangia, si cresce, si evolve", ha detto il presidente della Fondazione Pordenonelegge.it Giovanni Pavan, commentando un'edizione 2018 che ha definito "straordinaria per numeri, riscontri, risultati". (o.r.)
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