Parte nel segno dell'Ucraina il nuovo, 24/mo, appuntamento con Pordenonelegge, un festival da sempre calato dentro la contemporaneità e attento ai temi civili. Ad inaugurare ufficialmente la rassegna è oggi pomeriggio al Teatro Verdi una delle voci letterarie ucraine più rappresentative: lo scrittore Andrei Kurkov, con l'anteprima del suo romanzo "Api grigie", appena uscito in italia (da Keller). Ambientato nel Donbass, dove la guerra si combatte dal 2014, è un libro che ha il respiro dei classici, che ci aiutano a comprendere meglio il mondo.
Un evento progettato "sull'uscio della storia", come parecchi altri del fittissimo programma della rassegna pordenonese che, fino a domenica, mette in dialogo con i lettori 620 autori italiani e internazionali, in 334 appuntamenti. Ospiti in particolare voci simbolo del pensiero libero, tra cui la storica Irina Scherbakova, co-fondatrice dell'ong russa Memorial Society, organizzazione insignita del Nobel per la Pace 2022. Protagonista illustre del festival anche Annie Ernaux, la scrittrice francese che nel 2022 ha ottenuto invece il Nobel per la letteratura e che sabato riceverà il premio "Crédit Agricole - La storia in un romanzo". Nella giornata di domenica è atteso lo scrittore franco-belga Éric-Emmanuel Schmitt: ateo convertito al cristianesimo, è stato invitato dal Vaticano a tenere un diario di viaggio in Terra Santa, "La sfida di Gerusalemme". Il libro, che contiene una lettera di Papa Francesco all'autore, avrà a Pordenone la sua prima presentazione italiana.
Lunghissima naturalmente la lista degli autori nazionali: ci saranno anche lo scrittore Sandro Veronesi e il regista Edoardo De Angelis con il loro "Comandante", che sullo schermo, ha aperto la Mostra del cinema di Venezia interpretato da Pierfrancesco Favino.