L'autore israeliano David Grossman per la letteratura, l'astronauta Samantha Cristoforetti nella sezione Testimone del nostro tempo, e ancora lo storico Alessandro Barbero e il fotografo Guido Guidi. Nomi di prestigio per il Premio Hemingway, manifestazione che a Lignano celebra con la collaborazione della Fondazione Pordenonelegge il legame dello scrittore americano con il Friuli Venezia Giulia e con "la piccola Florida italiana", come l'autore di "Addio alle armi" e di "Chi suona la campana" chiamava la penisoletta friulana, di cui si era innamorato durante un soggiorno in riva al mare, nel 1954, l'anno in cui l'Accademia di Svezia gli assegnava il Nobel per la Letteratura. Il premio del resto, nato nel 1985 e giunto perciò alla 36/a edizione, vanta da tempo una fama consolidata e una lunga serie di vincitori e partecipanti illustri. Ma causa dell'emergenza santaria non ancora rientrata quest'anno non ci potranno essere degli eventi come quelli a cui eravamo abituati prima della pandemia. "È ancora un po' troppo presto per fare degli incontri in presenza, e quindi la scelta sarà quella di una modalità online", spiega il presidente di giuria Alberto Garlini. "La situazione è sempre molto fluida però l'idea che abbiamo avuto con il Comune di Lignano è quella di dare con questo premio un segno di presenza, di rilancio della città, un segno di vita e di resilienza".
Invariate le date, che rimangono quelle già previste, da giovedì 25 a sabato 27 giugno, con gli incontri del Premio Hemingway 2020 online sul sito e i social a comporre un piccolo festival in cui lo sguardo sugli scenari che ci aspettano dopo la crisi globale innescata dal virus sarà inevitabilmente il filo rosso, e sabato 27 la cerimonia di premiazione.
Ornella Rossetto
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