È il padre della letteratura slovena moderna e un grande poeta, in Italia in buona parte ancora tutto da scoprire. Ne offre ora l'occasione la nuova traduzione delle "Poesie" di
France Prešeren procurata da Miran Košuta per l'Editoriale Stampa Triestina (ZTT-EST), un volume che si fa apprezzare anche per una serie di apparati, come le note esplicative, la biografia, la scelta di proporre testo originale e versione italiana a fronte. Lo sforzo del professor Košuta - titolare della cattedra di Lingua e letteratura slovena all'Università di Trieste - è stato quello di coniugare fedeltà contenutistica e rispetto delle caratteristiche stilistiche e formali della raccolta, l'unica pubblicata in vita dal poeta romantico, nel 1847. Impegno non facile, come lo studioso triestino ha raccontato a Radio Capodistria. "Le difficoltà non sono state poche, a cominciare da quelle rime che già Montale considerava più noiose delle Dame di San Vincenzo, a come rendere in italiano l'acrostico ad esempio del Serto di sonetti o il ritmo endecasillabico del Battesimo alla Savizza. Spero di aver risolto queste difficoltà a beneficio del lettore italiano e senza troppo danno per Prešeren".
L'edizione italiana a cura di Miran Košuta è la terza dopo le traduzioni di Francesco Husu del 1976 e di Giorgio Depangher del 1998.
Oggi, nel giorno del 220esimo anniversario della nascita di Prešeren, il volume sarà presentato in un incontro online organizzato dall'Ambasciata della Repubblica di Slovenia a Roma in collaborazione con il dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Trieste e i lettorati di sloveno di Napoli, Padova, Roma, Trieste e Udine. Il link per accedere all'appuntamento, in programma alle ore 17, è reperibile sulla pagina Facebook della rappresentanza diplomatica.
Ornella Rossetto