L'ultima volta era stato nel 2014, con il Requiem verdiano eseguito per omaggiare il decennale della morte del direttore d'orchestra Carlos Kleiber, suo grande amico, che in Slovenia trascorreva con la famiglia lunghi periodi.
Il ritorno (il 19 luglio) di Riccardo Muti, sul podio dell'Orchestra giovanile Luigi Cherubini, che lo stesso maestro ha fondato quasi vent'anni fa, è uno degli eventi di spicco della 70. edizione del Lubiana Festival, kermesse di musica e spettacolo quest'anno più che mai generosa di grandi nomi e protagonisti. Saranno molte le compagini importanti, le illustri bacchette e i solisti di fama, che animeranno il programma. In arrivo a Lubiana, sempre in luglio, l'icona di Hollywood John Malkovich, in scena con The Music Critic, un viaggio attraverso i maggiori successi della musica classica, un'orchestra sul palco, e l'attore nel ruolo di un critico musicale cattivissimo che distrugge le più belle melodie della storia della musica. Mentre per la danza è da segnalare il ritorno della compagnia del Béjart Ballet Lausanne. Ad agosto, due concerti della West-Eastern Divan Orchestra, straordinario laboratorio di integrazione e di dialogo tra giovani musicisti provenienti da tutti i paesi del medio Oriente, sotto la direzione del maestro israeliano Daniel Barenboim. Al pianoforte nella seconda delle due serate (7 e 8 agosto) la superstar cinese Lang Lang.
E non è finita qui. Ancora nel cartellone un mito del canto operistico come Plácido Domingo e la grande coppia d'arte e di vita formata dalla diva della lirica Anna Netrebko e dal tenore Yusif Eyvazov. Infine, suggello del programma, l'8 settembre, con il botto (è il caso di dire) dei Wiener Philharmoniker, applauditi a Lubiana solo qualche mese fa.