Il 26 febbraio 1770 moriva a Padova Giuseppe Tartini, il più celebre violinista del Settecento e maggiore compositore della sua epoca, ma anche scienziato, intellettuale e didatta noto nell'Europa del tempo come "Il maestro delle Nazioni". Ed è nella ricorrenza esatta dell'anniversario che a Pirano, dove nacque, cittadino della Serenissima Repubblica di Venezia l'8 aprile 1692, che si aprono oggi le celebrazioni dell'anno tartiniano, 330. esimo della sua nascita. Recuperando il concerto cancellato due anni fa per l'allerta coronavirus, sono stati riconvocati per l'ideale taglio del nastro l'Orchestra da camera Ferruccio Busoni di Trieste, complesso storico diretto da Massimo Belli già più volte applaudito nella nostra regione, e il violinista Salvatore Accardo, una leggenda vivente della musica, virtuoso di Paganini ma con un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo. Ogni concerto di Salvatore Accardo è un evento e tale si annuncia quello di stasera all'Auditorium di Portorose.
"Mi fa davvero molto piacere che dopo due anni di questa sciagurata pandemia si possa finalmente riprendere il concerto", spiega Accardo, da noi raggiunto al telefono.
"C'è la gioia di poter tornare a far musica per un pubblico. E poi il fatto di eseguire due Concerti di Tartini che furono tenuti a battesimo da me e dai Solisti Veneti di Claudio Scimone negli anni Settanta, da poco ritrovati nella Basilica del Santo a Padova. Scimone volle farmi conoscere questi manoscritti, riemersi dopo duecento anni - erano in tutto una ventina - e volle che fossi io a portarli di nuovo alla luce. Quindi anche un bel ricordo".
Il concerto, che prevede inoltre l'esecuzione di alcuni brani di Giulio Meneghini, allievo prediletto di Giuseppe Tartini e suo successore alla guida della Cappella Antoniana, è organizzato dal Comune di Pirano insieme alla Comunità degli italiani, la Can piranese e l'Unione italiana. Inizio alle 19.30.