Come si chiama Rijeka in italiano? Si chiama Fiume ovviamente, e così infatti continuano a chiamarla anche i nostri connazionali tuttora residenti nella città sul Quarnero.
La stampa italiana, però, quella della Penisola, a volte pare non saperlo. Capita di sfogliare l'inserto culturale di un importante quotidiano nazionale e di leggere che la scrittrice croata Daša Drndić, la celebrata autrice del romanzo "Trieste" da poco scomparsa, aveva studiato all'Università di Belgrado e si era addottorata a Rijeka.
Perché non scrivere allora Beograd anziché Belgrado? È il solito problema dei nomi italiani di città in terre non più italiane. L'ambasciatore Sergio Romano, che si è trovato più volte a commentare per i suoi lettori casi di questo genere, faceva notare anni fa che "non è facile continuare a chiamare Pola e Fiume due città dove gli italiani sono ormai una piccola percentuale della popolazione". Ma "detto questo", di essere comunque dell'idea che "i giornalisti italiani, quando riferiscono di fatti avvenuti a Rijeka, dovrebbero ricordare, almeno tra parentesi, che la città si chiamava Fiume. Un omaggio doveroso alla sua storia secolare e a coloro che hanno dovuto abbandonarla". Non si può non essere d'accordo, con la precisazione che almeno per noi, figli e nipoti di italiani rimasti, Fiume si chiama ancora Fiume.
È un peccato che mentre - insistiamo - a Fiume, designata capitale europea della cultura 2020 sono in atto 'prove di bilinguismo', proprio la stampa italiana remi (involontariamente) contro, non si sa se per ignoranza o per un malinteso senso del politicamente corretto.
Ornella Rossetto