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Mstislav Rostropovich, il leggendario violoncellista e direttore d'orchestra scomparso nel 2007, lo considerava "uno dei più grandi talenti del nostro tempo".
Sergej Krylov, virtuoso moscovita classe 1970, da anni trapiantato in Italia, è ospite questa sera con il suo magico violino al festival di Lubiana, rassegna come sempre ricca di grandi nomi ed eventi giunta quest'anno all'edizione numero 66. Il musicista russo, uno dei violinisti più conosciuti dal publico internazionale, non sarà solo sul palco. Ad affiancarlo due suoi amici eccellenti, il violoncellista Alexander Knyazev, solista della Filarmonica di Mosca, e il pianista Nicolai Lugansky, erede del grande pianismo russo, artista applaudito nel mondo intero. Per l'occasione, programma tutto dedicato a Johannes Brahms, di cui si ascolteranno le pagine celebri dei tre Trii per
pianoforte, violino e violoncello, dei capolavori assoluti. Tornando a Krylov, una curiosità. Il musicista, che è figlio d'arte, non si separa quasi mai dal violino costruito appositamente per lui da suo padre Alexander. E' inoltre, molto legato a queste terre, avendo vinto nel 1989, a Gorizia, il premio "Lipizer". Lo ha dichiarato lui stesso: "Avevo 18 anni ed è stato un premio che mi ha dato molto, in un periodo particolare e difficile come quello della Perestrojka".
Accanto al concerto di stasera, molte altre a Lubiana le proposte di richiamo in calendario fino al 3 settembre. Tra le grandi orchestre, il 30 agosto è attesa la Filarmonica della Scala.