L'estate, in Friuli Venezia Giulia, è anche sinonimo di Mittelfest, rassegna di spettacolo che ha una tradizionale attenzione per gli artisti del Centro Europa, le cui frontiere sono vicinissime a Cividale, centro operativo del festival. Un festival che dopo 32 anni, spaziando dal teatro alla danza fino alla musica e al circo, non smette di interrogarsi sul futuro: il tema scelto dal direttore artistico Giacomo Pedini per questa nuova edizione è "inevitabile". Il programma? Ancora una volta ricchissimo, con 30 progetti artistici provenienti da 13 Paesi, molte anteprime e la novità del ritorno del palcoscenico principale in piazza Duomo, che ospiterà anche il concerto inaugurale di stasera "Janoska Style Goes Symphonic" e domenica i "Tre fenomeni", con le reinvenzioni delle musiche di Vivaldi firmate dal compositore premio Oscar Nicola Piovani. Mentre domani, sempre in piazza Duomo, ci sarà un omaggio al centenario dell'amatissimo Italo Calvino, di cui verrà messo in scena il romanzo "Il visconte dimezzato".
Una cifra storica del Mittelfest sono gli spettacoli itineranti, quest'anno con più proposte, tra cui "Deriva urbana", una coproduzione internazionale che coinvolge anche il Dramma italiano di Fiume e induce a cercare, camminando per la deliziosa Cividale, nuovi rapporti tra persone, cose e luoghi. Spiccano poi nel cartellone altri eventi, come una mostra in ricordo dello scrittore Giorgio Pressburger, "anima errante della Mitteleuropa" che è stato l'ideatore e primo direttore del Mittelfest.
E ancora (citando Pedini) "due artisti che scelsero il coraggio": Marlene Dietrich e Izet Sarajlić. A rievocare la grande diva tedesca, che si oppose al nazismo, uno spettacolo con l'attrice serba Mirjana Karanović; mentre sarà Erri de Luca a celebrare a vent'anni dalla sua scomparsa il ricordo del cantore di Sarajevo, testimone della tragedia della Bosnia, che più di tutti i poeti del Novecento è riuscito a raccontare la grande ferita della guerra.