Il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste interviene anche in altri eventi in onore del maestro previsti a Pirano e negli altri Comuni costieri per l'anniversario della nascita. La musicologa Margherita Canale: "Felici di collaborare"
Pronta da due anni, grazie a un progetto di cooperazione interregionale fra istituzioni italiane e slovene, e visitabile al momento solo come museo virtuale, la stanza dei cimeli di Giuseppe Tartini allestita al Conservatorio di Trieste intitolato al maestro, sarà presto anche ufficialmente inaugurata e fisicamente accessibile. La data fissata per il taglio del nastro è il 7 aprile, vigilia del compleanno del compositore piranese (1692 -1770), e l'evento è una delle tante iniziative contemplate dal programma celebrativo "Tartini 330" realizzato dal Comune di Pirano per questo 2022, proclamato dal governo sloveno "anno tartiniano".
"Il Conservatorio", spiega la musicologa Margherita Canale, "ha continuato a collaborare con il Comune e con la Comunità degli italiani di Pirano, e quindi è ben felice di potersi inserire in queste celebrazioni. Il 7 aprile apriremo al Conservatorio La Stanza di Tartini, che è la sala espositiva dei cimeli che il Conservatorio possiede e che sono stati arricchiti nel tempo anche con l'acquisto di manoscritti e musiche originali del compositore. Abbiamo anche due archi a lui appartenuti. Finalmente potremo aprire la sala al pubblico e in quella occasione ci sarà anche un concerto di musiche tartiniane dell'Ensemble barocco, formato da studenti del Conservatorio".
Accanto ad altri concerti, programmati sia a Trieste che a Pirano, il Conservatorio curerà poi l'iniziativa Tartini Electronic, con laboratori didattici, un concorso per un remix della musica tartiniana e un festival che si svolgeranno a ottobre all'ex Magazzino del sale Grando a Portorose, sponsor la Can costiera, mettendo a frutto l'esperienza dei corsi di produzione di musica elettronica attivi presso l'istituto.
Tartini, dice la professoressa Canale, è un autore che parla anche ai giovani. "Noi abbiamo visto che varie iniziative, sia didattiche, sia volte ad allargare l'interpretazione ad aspetti della musica elettronica, o di valorizzazione anche multimediale delle sue musiche, hanno avuto un certo successo".