Il tema del ricordo come identità, senza il quale non esistiamo, che ci identifica e che ci ispira. Tutto ciò ha portato al nuovo romanzo di Veronika Simoniti, intitolato Ivana davanti al mare. Ivana è il nome di sua nonna, ormai scomparsa, e i ricordi fanno riferimento alla vecchia casa al mare di cui è entrata in possesso dopo la sua morte. Vuole svuotarla di tutto e venderla, ma mentre è indaffarata con questa non semplice operazione di rimozione dei vecchi armadi e divani, i ricordi si legano agli oggetti, riappaiono in primo piano nella mente dell'autrice il ricordo della nonna, i suoi racconti, i viaggi, le vicende della vita, il tempo che passa. Dagli scafali escono fotografie mai viste, vecchie lettere, che scoprono storie familiari mai conosciute, ricordi intimi e collettivi, vicende sentimentali e i dolori della guerra. I vecchi tempi non sono stati sempre felici. Nel corso della sua vita la nonna arriva davanti al mare, come anticipa il titolo del romanzo, ma non lo raggiunge. Il tempo che passa non gli permette di fare il passo decisivo. Alla cerimonia del Premio Kresnik, in concomitanza con il solstizio d'estate, quest'anno erano amessi solo gli invitati, ma ha comunque celebrato i trent'anni del premio e il suo ideatore, lo scrittore Vlado Žabot, nel segno della promozione della creatività letteraria in forma romanzesca.
Miro Dellore
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