Obiettivo Francoforte. I preparativi per la Slovenia Paese ospite d'onore, il prossimo ottobre, della 75/a Fiera internazionale del libro, considerata il principale evento del mercato editoriale al mondo, sono in pieno corso. E se nel programma sloveno in vista della Buchmesse 2023 non tutto è stato ancora definito, i contorni del progetto appaiono ben delineati. Come annunciato in questi giorni dall'Agenzia nazionale del libro e dagli altri soggetti coinvolti, saranno una settantina gli autori protagonisti dell'importante appuntamento. I nomi verranno resi noti a metà giugno, ma intanto fa notizia la partecipazione, nel cartellone degli eventi collaterali, del gruppo Laibach, con una trasposizione in musica del romanzo storico "Alamut", opera degli anni Trenta ma di perdurante attualità dello scrittore sloveno-triestino Vladimir Bartol. I biglietti del concerto sono già in vendita.
Il motto scelto per celebrare la partecipazione slovena alla vetrina d'onore della fiera di Francoforte è "Un favo di parole", richiamo alla molteplicità linguistica e culturale della Slovenia. C'è l'intento - ha spiegato il curatore del programma Miha Kovač - di presentare libri dei generi più diversi, con un focus speciale sulle traduzioni in tedesco e in altre lingue - com'è prassi - e un'attenzione particolare alla produzione per l'infanzia, un'eccellenza slovena. In questo senso Francoforte rappresenterà anche una tappa di avvicinamento alla Children's Book Fair di Bologna, che vedrà la Slovenia ospite d'onore nel 2024. Negli ultimi anni, anche alla luce dell'appuntamento con la Buchmesse, il numero delle opere slovene tradotte è notevolmente aumentato: dal 2019 ad oggi sono stati tradotti 900 titoli, tre volte di più di quanto accadeva a inizio millennio. E sono un'ottantina i libri di autori sloveni tradotti in tedesco dal 2017 ad ora grazie ai programmi di finanziamento dell'Agenzia del libro.