Una serata preinaugurale oggi a Sesana, e poi da domani ufficialmente al via Vilenica numero 37, la principale kermesse letteraria della Slovenia, che rinnova l'appuntamento a Lubiana e in alcune altre località fino a sabato 10 settembre, tra incontri, dibattiti e letture. Un'edizione - come sempre organizzata dall'Associazione degli scrittori sloveni - che conta su un variegato parterre di ospiti, 14 autori e autrici in arrivo da 12 nazioni europee e in particolare dall'Estonia, Paese ospite.
La più attesa è la vincitrice del Premio Vilenica 2022, la poetessa e scrittrice Amanda Aizpuriete, affermata interprete della letteratura lettone contemporanea, che riceverà il riconoscimento - considerato uno dei più prestigiosi della Slovenia e dell'intera Europa centrale - nel corso dell'evento conclusivo ambientato in quella 'cattedrale' ipogea che è la cavità naturale vicina a Lipizza da cui la manifestazione prende il nome.
Il consueto focus su un autore sloveno rende invece omaggio allo scrittore Andrej Blatnik (protagonista, anche, di un incontro in programma domani a Capodistria).
Vilenica è il festival che celebra la libertà di parola, ricordano gli organizzatori, un'iniziativa culturale che dal 1986 vuole sottolineare la necessità del pluralismo culturale, del rispetto reciproco e della pacifica convivenza nel mondo.
Nel solco di questa tradizione, quest'anno si continuerà a riflettere sull'Europa, che "si amplia e si restringe" allo stesso tempo, con un accento particolare sull'integrazione e sulla crisi dei migranti. Un filo conduttore riassunto nel titolo di Vilenica 2022, "Casa nostra quanto è lontana?".
Infine da segnalare la consueta trasferta del festival letterario a Trieste, per la consegna della borsa di studio offerta dall'Iniziativa centro europea a una giovane promessa della letteratura: evento che avrà luogo domani nella sede dell'Ince.