I colloqui finalizzati a raggiungere un accordo sul commercio tra Gran Bretagna e Unione Europea sono finiti. Lo ha dichiarato il portavoce del premier britannico Boris Johnson, precisando che non e' possibile continuare a cercare un punto di contatto se l'Europa non cambia atteggiamento. Il portavoce ha evidenziato che i colloqui per un accordo sul commercio sono finiti perche' Bruxelles li ha effettivamente conclusi affermando che non verra' cambiata la posizione negoziale dell'Europa, e che non e' possibile raggiungere un accordo finche' non verra' cambiato tale atteggiamento da parte della squadra negoziale europea. Il portavoce ha precisato che solamente nel caso Bruxelles cambiasse fondamentalmente la propria posizione vi sarebbe spazio per sbloccare la situazione e concludere un accordo equo tra le parti. L'Unione Europea ha nel frattempo reso noto che i propri negoziatori stanno per recarsi nella capitale britannica Londra per ulteriori colloqui programmati la prossima settimana, ma il portavoce britannico ha dichiarato al riguardo che sarebbe utile che il capo negoziatore europeo Barnier fosse preparato a discutere tutti i punti ancora in sospeso sulla base delle leggi in modo accelerato e senza la richiesta che Londra debba fare tutte le proposte, oppure se intendesse discutere sul piano pratico i problemi riguardanti in particolare i viaggi e i trasporti. Il portavoce di Johnson ha aggiunto che separate negoziazioni continueranno sull'implementazione delle leggi transitorie riguardanti l'Irlanda del Nord. Secondo il premier britannico Johnson Bruxelles non ha negoziato finora seriamente. Da parte europea e' stato evidenziato che si sta continuando a lavorare per un accordo e che sono state approvate ulteriori 2 settimane di colloqui. In ballo vi sono 900 miliardi di euro l'anno di transazioni commerciali.
Franco de Stefani