Nel processo di autorizzazione dell'uso nell'Unione europea, ciascun vaccino contro il coronavirus sarà soggetto agli stessi criteri. Se il produttore del vaccino russo Sputnik V richiederà l'autorizzazione all'immissione in commercio sul mercato dell'UE, questo sarà testato allo stesso modo, ovvero esattamente come tutti gli altri vaccini, ha affermato il Commissario per la Salute, Stella Kiriakides.
L'Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha finora autorizzato all'immissione in commercio sul mercato europeo tre vaccini contro il Covid-19, prodotti da Pfizer/BioNTech, Moderna e AstraZeneca. L'UE ha inoltre concluso contratti per l'acquisto dei vaccini con altre tre società, ciononostante anche altri produttori possono fare richiesta di approvazione dell'uso del loro vaccino sul mercato UE. La Commissione europea tempo fa aveva affermato che i Paesi membri dovrebbero partecipare ad una strategia europea comune di acquisto dei vaccini, ciascuno Stato può però stipulare contratti con altri produttori, al di fuori della strategia comune. Così ha già fatto l'Ungheria con l'accordo per l'acquisto del vaccino russo Sputnik V. Ciò solleva nuovi interrogativi sull'unità dell'Ue nel processo di approvvigionamento dei vaccini.
L'EMA ha intanto iniziato ad esaminare il vaccino anti-Covid sviluppato dalla società americana Novavax. I risultati preliminari degli studi in laboratorio e dei primi test clinici sugli adulti indicano infatti che il vaccino innesca la produzione di anticorpi e cellule immunitarie contro il virus che causa la malattia.
Riguardo i dispositivi di protezione individuale, su base del parere del Centro per la prevenzione ed il controllo delle malattie, Bruxelles afferma che - per il momento - non è necessario raccomandare l'uso delle mascherine FFP2. Il valore aggiunto di queste mascherine è infatti così piccolo che non è necessario raccomandarne l'uso al posto delle maschere in tessuto.
E. P.