Il Parlamento europeo si è espresso a favore della fine della vendita di auto nuove a motore a combustione a diesel e benzina dal 2035, nonostante i dubbi sollevati dall'Acea, l'associazione europea dei produttori di automobili, che aveva invece chiesto di posticipare questa iniziativa visto che si tratta di una trasformazione del settore che dipende anche da fattori esterni, soprattutto nell'attuale contesto globale che rende difficile prevedere lo sviluppo del settore energetico a lungo termine.
L'Associazione ha quindi invitato gli eurodeputati e i ministri europei a rivedere questa ipotesi, accogliendo, invece, positivamente la proposta della Commissione europea per gli obiettivi 2025 e 2030. Un'Europa ad emissioni zero sarà raggiungibile senza difficoltà entro il 2050, garantendo "un massiccio aumento delle infrastrutture di ricarica e rifornimento", avverte l'associazione".
Necessaria, quindi, secondo gli esperti del settore una revisione e un'analisi aggiuntiva che valuti "se l'implementazione di infrastrutture di ricarica e la disponibilità di materie prime per la produzione di batterie saranno in grado di eguagliare il continuo e rapido aumento dei veicoli elettrici a batteria a partire dalla data", nella quale l'Europa sancirà la fine dell'automotive come lo conosciamo.
Barbara Costamagna