L'Agenzia UE della guardia di frontiera, Frontex, è stata accusata di favorire i respingimenti in mare di migranti e sperperare denaro pubblico. È stata inoltre messa sotto accusa per contatti mantenuti segreti con lobby delle armi. Il Parlamento europeo ha quindi deciso di avviare un'indagine, formando un gruppo di lavoro per far luce sulle denunce, coordinato dall'eurodeputata maltese Roberta Mestola e formato in tutto 14 deputati Ue, due per ciascun gruppo politico. Nei primi quattro mesi di attività, gli eurodeputati svolgeranno un'indagine conoscitiva. Raccoglieranno informazioni e prove riguardanti le presunte violazioni commesse, per poi fare rapporto alla Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni dell'Europarlamento.
"Vogliamo risposte chiare alle domande poste, vogliamo esaminare il modo di lavorare di Frontex e raccomandare miglioramenti", ha affermato Roberta Mestola, a capo del progetto. "Inizieremo a lavorare immediatamente. In cima alla nostra agenda ci sono i colloqui con il Commissario UE per gli Affari interni e il direttore esecutivo di Frontex nonché una visita alla sede dell'Agenzia, in Polonia, non appena sarà possibile", ha aggiunto. Secondo le sue parole il gruppo di lavoro si soffermerà su diversi aspetti, compreso il rispetto dei diritti fondamentali, l'organizzazione dell'Agenzia e il raggiungimento degli standard previsti di trasparenza e responsabilità. "Mi auguro che questo processo conduca ad una serie di raccomandazioni che porteranno alla trasparenza e alla fiducia dei cittadini nel ruolo dell'UE nella gestione delle frontiere esterne", ha detto ancora l'eurodeputata maltese.
E. P.