Nell'ambito delle iniziative collegate alla candidatura di Nova Gorica e Gorizia a Capitale europea della cultura oggi le due città ricorderanno un evento di 70 anni fa passato alla storia come "La giornata delle scope". In questi giorni del 1950 migliaia di residenti dalla parte jugoslava del confine ebbero la possibilità di recarsi a Gorizia per riabbracciare amici e parenti dopo anni di chiusura ermetica del confine. Presero letteralmente d'assalto i negozi per acquistare prodotti che in Jugoslavia allora non si trovavano, fra questi anche scope di saggina che diventarono il simbolo di quella giornata, ricordata appunto come "La domenica delle scope". Fu comunque un episodio in quanto la frontiera rimase poi chiusa per altri cinque anni.
Dalle 13.00 alle 21.00 si potrà entrare liberamente al museo Na Šverc! (valico del Rafut) e alla collezione museale Kolodvor (stazione della Transalpina), anche se a causa dell'emergenza epidemiologica le visite saranno consentite solo a tre persone alla volta. Alle 19, al valico del Rafut, davanti al museo “Na Šverc!” si ricorderà, con dialoghi e scenette “La domenica delle scope, 70 anni dopo”. Saranno ospiti David Kožuh e Rok Bavčar (Goriški muzej), Nadja Velušček (regista, da bambina ha preso parte alla domenica delle scope). Moderatrice sarà Vesna Humar. Andrà quindi in scena una rappresentazione “Tuo je špaga” con la regia di Tereza Gregorič e Zavod Scaramouche. I partecipanti riceveranno un ingresso gratuito per il museo Na Šverc! e il catalogo "Državna meja na goriškem 1945 - 2004" (Il confine di stato nel Goriziano 1904 - 2004). A causa dell'emergenza epidemiologica il numero dei partecipanti sarà limitato a 50. Il dibattito si terrà in lingua slovena.
Alle 21, ai Giardini pubblici di Corso Verdi a Gorizia, andrà in scena “Il Muro - La domenica delle scope” di Roberto Covaz, una pièce teatrale del Collettivo Terzo Teatro, diretta da Mauro Fontanini. Gli interpreti saranno Enrico Cavallero, Pierluca Famularo, Michela Cembram, con la partecipazione alla fisarmonica del maestro Carlo Moser. A causa dell'emergenza epidemiologica il numero dei partecipanti sarà limitato a 80. Lo spettacolo teatrale si terrà in lingua italiana. (red)
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