Continua il conteggio dei voti in Germania e nella notte la Spd ha allungato assestandosi sul 26% delle preferenze, pari a una crescita di circa 5,5 punti rispetto quattro anni fa; mentre la Cdu-Csu si è assestata sul 24% con un consistente calo di quasi 8 punti. I Verdi sono terzi con circa il 15%, i Liberali al 11,5%, mentre Afd scende al 10,5%, in calo rispetto alle elezioni precedenti anche se la caduta peggiore l'ha avuta Linke che si trova al limite del 5%.
I socialdemocratici secondo le proiezioni avrebbero 209 seggi nel nuovo Bundestag, mentre Cdu-Csu ne otterrebbero 196. I Verdi vengono accreditati a 118 seggi e i Liberali di Fdp a 93. Infine, 84 seggi andrebbero all'ultradestra di Afd e 40 alla sinistra radicale della Linke. Non esiste quindi una chiara maggioranza e la formazione del prossimo governo si giocherà probabilmente tutta sulle scelte di Liberali e Verdi.
L’Spd, nonostante probabilmente le manchino i numeri per formare una coalizione con Linke e Verdi, sembrerebbe non disposta a governare con l’Unione; mentre quest’ultima ha dato maggiori segnali di apertura verso tutte le forze politiche in capo, non escludendo nessuna possibilità.
In ogni caso sia Scholz sia Laschet hanno dichiarato che intendono creare una coalizione di governo entro Natale. L'Spd di Scholz festeggia quindi un grande successo dopo anni di mancate conferme, così come i Verdi di Annalena Baerbock, nonostante avessero aspettative superiori. Per l’Unione, invece, questo 26 settembre rappresenta una sconfitta storica, che si tenta di giustificare con il mancato premio del cancelliere, dovuto all'uscita di scena della Merkel.
Per i Liberali, che saranno l’ago della bilancia, i tedeschi hanno chiaramente dimostrato di volere un governo di centro e quindi la Fdp ha detto di essere disponibile sia per una coalizione semaforo (Sdp e Verdi) sia per una Giamaica (con Cdu e Verdi), anche se questa sarebbe per loro la più auspicabile.
Barbara Costamagna