Foto: EPA
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È passata oggi nel parlamento di Sofia con 134 voti a favore e 104 contrari la fiducia al nuovo governo bulgaro di Kiril Petkov, trionfatore alle ultime elezioni anticipate di metà novembre col neonato progetto centrista "Continuiamo il cambiamento".
Con l'approvazione del nuovo esecutivo - appoggiato da una coalizione a quattro, che vede insieme socialisti e destra liberale, insieme al movimento populista "C'è un popolo così", del popolare showman Slavi Trifonov - finisce quindi la lunga crisi politica iniziata lo scorso aprile con le dimissioni del premier di centro-destra, Boyko Borisov, affossato da proteste di piazza e accuse di corruzione e nepotismo.
E sarà proprio la lotta alla corruzione "dal livello più basso a quello più alto", secondo le parole del nuovo premier Petkov, la priorità al centro dell'azione del nuovo governo. Promessa una sterzata anche in campo economico e nella lotta al Covid-19: Petkov ha annunciato il rilancio della campagna vaccinale, nel paese che resta quello col più basso numero di vaccinati nell'Unione europea.
Tra le azioni messe in cantiere, il completamento della rete infrastrutturale e un deciso passo avanti nella digitalizzazione dell'amministrazione, insieme alla lungamente attesa riforma della giustizia.
A livello europeo, di primaria importanza sarà la soluzione del conflitto con la vicina Macedonia del Nord: al momento Sofia blocca le prospettive europee di Skopje a causa di irrisolti conflitti culturali e storici: dal nuovo esecutivo, Bruxelles si aspetta un atteggiamento più pragmatico e pro attivo nella ricerca di un compromesso.


Francesco Martino