In programma colloqui con la presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, con il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel e con il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg.
Al centro dell'attenzione le misure dell'UE per il rilancio dell'economia, messa in ginocchio dalla pandemia di coronavirus e alle prese con una recessione storica, ma anche la presidenza slovena del consiglio europeo nella seconda metà del prossimo anno. Tra Bruxelles e Lubiana ci sono anche delle questioni aperte, come la denuncia della commissione contro la Slovenia alla corte di giustizia europea, in relazione al sequestro di documenti della BCE nel quadro dell'inchiesta della Criminalpol nei confronti della Banca di Slovenia, avviata per il sospetto di irregolarità nel maxi-sanamento del sistema bancario sloveno. Ora si parla di un possibile accomodamento tra Slovenia ed esecutivo comunitario. Janša incontra anche il commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič; è questo il loro primo confronto dall'assunzione dei rispettivi incarichi. Per quanto riguarda la NATO, in primo piano nei colloqui con Stoltenberg il ruolo della Slovenia all'interno dell'Alleanza, aumentandone la credibilità anche tramite il rafforzamento delle capacità del paese in materia di Difesa. Il ministro degli esteri Anže Logar, che accompagna il premier Janša nella visita a Bruxelles, vede invece tra gli altri l'alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell'UE, Josep Borrell, il commissario all'allargamento Oliver Varhely e l'emissario speciale dell'UE per il dialogo tra Serbia e Kosovo, Miroslav Lajčak, responsabile anche per le questioni dei Balcani occidentali. Tra gli argomenti, i preparativi per la presidenza di turno slovena dell'UE, come detto nel secondo semestre del prossimo anno.
Delio Dessardo