“Restiamo impegnati a sostenere il popolo afghano. Dovremo impegnarci con i talebani, ma non significa riconoscimento. Si tratta di un impegno operativo, che potrà aumentare sulla base del loro comportamento - ha detto l’alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell - ed elencato cinque condizioni in base delle quali sarà giudicato il comportamento dei talebani: 1. Il paese non diventi la base per il terrorismo, 2.Il rispetto dei diritti delle donne, 3. La formazione di un governo inclusivo, 4. Accesso libero per gli aiuti umanitari e 5. La partenza degli stranieri e gli afghani a rischio che vogliono lasciare l’Afghanistan. Borrell ha affermato che le persone a rischio, che lavorano con gli occidentali e, che hanno partecipato al processo di democratizzazione e non hanno potuto lasciare l’Afghanistan, devono essere evacuate. Gli stati membri decideranno su base volontaria di accogliere queste persone. Al fine di attuare questa evacuazione e valutare l’attuazione delle condizioni poste dall’Ue, abbiamo deciso di lavorare in modo coordinato con una presenza europea congiunta a Kabul, coordinata dal servizio europeo di sicurezza, se le condizioni di sicurezza lo consentono - ha detto l’alto rappresentante dell’Ue Borrell - e aggiunto - l'Ue intende avviare una piattaforma politica con i Paesi vicini all'Afghanistan da costruire "sulle ampie relazioni dell'Ue e degli Stati membri con questi Paesi".
"I paesi comunitari, hanno autorizzato l'Alto Rappresentante e il Servizio europeo per l'azione esterna, a centralizzare le relazioni con il governo emergente in Afghanistan, - ha affermato il capo dicastero degli Esteri sloveno Anže Logar. "La piattaforma politica - ha proseguito - valuterà le questioni dell’evacuazione dei soggeti rimasti bloccati in Afghanistan, si occuperà della prevenzione e della diffusione del terrorismo. In merito ai rapporti con la Cina - Logar - ha rilevato - “La nuova strategia di Bruxelles prende atto dalla ritrovata assertività della Cina, e spinge l’Europa a intensificare l’impegno nella regione cosiddetta indopacifica, in particolare con i partner cha hanno già annunciato i loro approcci per la regione, su tutti l’India. “Il crescente coinvolgimento della Cina nelle questioni e nelle crisi diplomatiche e di politica estera - ha affermato Logar - sprona l'Ue a dar vita a una concreta cornice strategica”. Gli ha fatto eco Borrell - l’Ue intende rafforzare le relazioni con l'India, per garantire una svolta nell'accordo sul commercio e sugli investimenti, ma anche nella politica e la cooperazione in materia di sicurezza. "L'Afghanistan è una buona ragione per questo" - ha concluso Borrell.
Corrado Cimador