Ogni tanto le guerre anche quelle commerciali si concludono con un accordo tra le parti, come è avvenuto in queste settimane tra Slovenia e Austria. Quest’ultima in nome delle tradizioni culinarie comuni ha deciso, infatti, di permettere a Lubiana di registrare il nome “Potizza slovena” come specialità tradizionale garantita, riconoscendogli quindi caratteristiche particolari di composizione e metodi di produzione tipici, che la rendono un prodotto degno di questa denominazione.
Si è conclusa così una diatriba che era stata aperta lo scorso 29 giugno da Vienna che, dopo la richiesta di riconoscimento del marchio da parte di Lubiana agli organi europei, era immediatamente intervenuta opponendosi alla registrazione al tempo del semplice nome “Potizza/Putizze” per un prodotto che fa parte della tradizione dolciaria anche del vicino paese alpino da generazioni e generazioni, contestando quindi l’uso esclusivo di questa denominazione da parte della Slovenia.
Dopo mesi di trattative l’accordo è stato trovato alla fine di aprile e la commissione europea ha quindi dato il permesso a Lubiana di utilizzare il termine “Potizza” con l’aggiunta dell’aggettivo “slovena”, in modo da permettere di continuare ad usare il nome di questo dolce anche ai vicini austriaci. Tirano quindi un sospiro di sollievo i pasticcieri di oltralpe che potranno proseguire a chiamare il dolce con il suo nome con il solo vincolo di non utilizzare sulle confezioni simboli o colori che possano ricondurre il prodotto alla Slovenia.
Barbara Costamagna