Foto: MMC RTV SLO
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L'Istituto navale americano ha rilevato la presenza di due mammiferi sulla base di alcune immagini satellitari e secondo gli esperti hanno l'obiettivo di "difendere la flotta" da attacchi sottomarini. Probabilmente si tratta di due delfini addestrati nel corso degli anni dagli ucraini in Crimea, che sono poi finiti nelle mani dei russi nel 2014. Il governo di Mosca successivamente avrebbe addestrato almeno altri 5 mammiferi marini, che sono stati schierati nell'area.
I delfini hanno prettamente scopo difensivo, ma i militari russi avrebbero anche sviluppato un sistema per convertire il segnale eco che comunicherebbe direttamente con alcune strumentazioni che permetterebbero di tracciare in tempo reale gli oggetti in movimento sott'acqua, tra cui le mine.
Essendo la base di Sebastopoli molto protetta, la presenza dei delfini potrebbe segnalare un livello accresciuto di allerta attacchi. Per i russi un altro episodio come quello dell'affondamento della nave ammiraglia diverrebbe un disastro, sotto tutti gli aspetti.
I mammiferi marini come delfini, leoni marini ed addirittura balene, da anni vengono addestrati nei programmi militari statunitensi e russi. Gli Stati Uniti avviarono il loro primo programma già durante la guerra del Vietnam e sembrerebbe che ora l'esercito a stelle e strisce possa contare su un centinaio di mammiferi acquatici.

Davide Fifaco