Il Comune di Nova Gorica, di concerto con le organizzazioni della minoranza slovena in Italia, ha inviato missive ai Ministeri degli esteri e degli interni di Lubiana invitandoli ad armonizzare con il governo italiano e quello del Friuli Venezia Giulia i provvedimenti che riguardano le aree di confine. "Auspichiamo un coordinamento tra Lubiana, Roma e Trieste che tenga in considerazione la vita delle persone, in particolare delle minoranze slovena in Italia e italiana in Slovenia, come anche dell'economia qui fortemente integrata". "Anche se le limitazioni al passaggio del confine sono state adottate in buone fede - aggiungono i latori della missiva - rischiamo di generare perplessità in merito al progetto per la creazione di una regione transfrontaliera" che le autorità da una parte e dall'altra del confine intendono perseguire. Il sindaco di Nova Gorica Klemen Miklavič, la presidente dell'SKGZ Ksenija Dobrila ed il leader dell'SSO Walter Bandelj temono che le restrizioni al confine finiscano per avere un effetto domino e causare un grave danno al territorio.
Il primo cittadino di Gorizia, Rodolfo Ziberna, dal canto suo si è rivolto al premier italiano Giuseppe Conte, ma piuttosto per criticare il nuovo decreto. "Avevo accolto con soddisfazione il Dpcm del 18 ottobre, in particolare dove riconosceva anche ai Sindaci il compito di sorvegliare le aree di possibili assembramenti all'interno del territorio. Con tutta onestà", prosegue Ziberna, "mi auguravo che tale disposizione rappresentasse il primo passo verso un federalismo più spinto, capace di assegnare maggiori responsabilità a Regioni ed Enti Locali in relazione ai territori di competenza". Invece, secondo il sindaco di Gorizia, il nuovo Dpcm rappresenta "un evidente passo indietro in materia di autonomia dei Sindaci, con specifico riferimento alla chiusura indifferenziata, su tutto il territorio di palestre, piscine, cinema e teatri, bar e ristoranti dalle 18". "Ogni situazione è un caso a sé stante - conclude Ziberna - e a realtà diverse devono necessariamente essere applicati interventi diversi e in base ad esse calibrati al fine di aumentare adeguatezza ed efficienza". (a.c.)
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