Martedì 18 gennaio si terrà la prima elezione del Presidente del Parlamento Europeo da remoto. Gran parte degli eurodeputati ha infatti espresso timori in merito all'inarrestabile avanzata della variante Omicron del Coronavirus. Questi avranno la possibilità di presenziare online alla sessione plenaria. I cambiamenti in vista potrebbero sconvolgere gli equilibri politici nell'Unione Europea. Un appuntamento, quello di martedì, volto a rinnovare i vertici istituzionali, a partire dalla successione del Presidente David Sassoli, deceduto l'11 gennaio. In mattinata, all'apertura dei lavori, i candidati pronunceranno i discorsi di presentazione. Seguirà la votazione a cui prenderanno parte tutti gli eurodeputati che compongono l'Assemblea del Parlamento Europeo. Per essere eletto Presidente, il candidato o la candidata deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi a scrutinio segreto. I candidati alla presidenza sono quattro, tre donne e un uomo. In rappresentanza del Partito Popolare Europeo, Roberta Metsola, prima vicepresidente dell'Eurocamera e attuale Presidente ad interim dopo la morte di Sassoli, Sira Rego, vicepresidente del gruppo della Sinistra, il co-tesoriere del gruppo Conservatori e Riformisti Europei Kosma Złotowski e la vicepresidente del gruppo dei Verdi, Alice Kuhnke, candidatasi solo alcuni giorni fa. La favorita alla vigilia delle elezioni risulta essere la maltese Metsola, che non dovrà affrontare la concorrenza di nessuno degli altri gruppi principali. Di fede politica conservatrice, Metsola è una convinta anti-abortista, in linea con l'opinione pubblica del suo paese, l'unico nell'UE dove l'aborto è illegale. Potrebbe quindi non farcela in prima battuta. Dopo Sassoli la presidenza dell'Europarlamento dunque cambia volto. Un cambiamento non da poco che potrebbe sconvolgere gli equilibri politici nell'Unione Europea.
Maja Novak