
"Molti Stati membri dell'Unione europea si trovano ad affrontare un notevole arretrato nell'elaborazione delle domande di asilo, quindi è essenziale fare tutto il possibile per sostenere decisioni più rapide in materia". Lo ha affermato il Commissario Ue per le migrazioni, Magnus Brunner, presentando l'elenco dei paesi d'origine sicuri.
Sulla base della lista, le autorità potranno presumere che le domande di asilo presentate dai cittadini di questi paesi siano infondate. Tuttavia, la Commissione ha avvertito che ciò non significa che tutti i cittadini siano al sicuro in quel paese, motivo per cui ogni domanda dovrà comunque essere valutata individualmente.
Alcuni Stati membri dispongono già di elenchi di paesi di origine sicuri. L'obiettivo della lista a livello Ue, secondo la Commissione, è però quello di integrare gli elenchi nazionali e favorire così un'applicazione più uniforme del concetto. La lista, se necessario, potrà essere rivista e ampliata o ridotta. Intanto ora dovrà essere esaminata anche dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Ue.
Il ministro degli Interni italiano, Matteo Piantedosi, ha subito salutato la mossa della Commissione europea: "Un successo per il governo italiano", ha affermato, considerando che è stata proprio l'Italia uno dei più forti sostenitori della limitazione dell'immigrazione verso l'Ue.