Si registrano ancora "feroci combattimenti" a Mariupol, con i russi che avanzano in città; il comandante della marina ucraina ha lanciato un drammatico appello affinché si arrivi ad una soluzione, perché nella città marittima la situazione è molto critica. Per la prima volta dall'inizio dell'invasione la Russia ha usato caccia-bombardieri a lungo raggio contro Mariupol.
Il consiglio comunale della città sotto attacco afferma che gli occupanti russi hanno iniziato a riesumare i cadaveri sepolti nei cortili dei blocchi residenziali. "I soldati russi non stanno permettendo ai residenti di seppellire le persone, ogni cortile ora ha un supervisore per far rispettare questa regola", spiegano i media locali. A Mariupol ci sarebbero, secondo Kiev, 13 forni crematori mobili e le autorità cittadine sospettano che i russi stiano cercando di coprire i crimini di guerra.
La Russia annuncia anche che aumenterà il numero e la portata degli attacchi missilistici su obiettivi a Kiev in risposta agli atti di sabotaggio sul suo territorio da parte delle forze ucraine
Mosca va a muso duro anche contro gli Stati Uniti: negli scorsi giorni ha inviato una nota diplomatica formale avvertendo che le spedizioni di armi da parte di Usa e Nato all'Ucraina stanno "alimentando" il conflitto e si potrebbe arrivare a "conseguenze imprevedibili".
Gli Stati Uniti hanno inoltre escluso il vociferato viaggio del presidente Joe Biden a Kiev; la Casa Bianca ha specificato che il viaggio ci sarà ma a farlo saranno o il Segretario della Difesa Lloyd Austin o il Segretario di Stato, Antony Blinken.
Intanto l'Ue punta ancora sulla leva economica per tentare una de-escalation. L'Unione europea sta preparando un embargo graduale alle importazioni di prodotti petroliferi russi, ma la misura non verrà varata fino a dopo il ballottaggio delle elezioni presidenziali francesi il 24 aprile.
Infine, il presidente russo Vladimir Putin ancora una volta utilizza la minaccia dell'energia. Putin si dice sicuro che l'Europa "non può sostituire il gas russo", almeno per il momento. Il presidente russo sa però che lo scenario potrebbe cambiare, e non in positivo. Le minori consegne di gas in Occidente costringeranno la Russia ad alimentare il mercato interno ed a riorientare le esportazioni verso i mercati del Sud e dell'Est, che stanno crescendo rapidamente, come Cina ed India.
Il Cremlino ha quindi ordinato la "costruzione di nuovi oleodotti dai giacimenti della Siberia occidentale e orientale" e di "accelerare l'attuazione di progetti infrastrutturali, come ferrovie, oleodotti e porti".
Davide Fifaco