Secondo il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, "gli obiettivi di Putin vanno oltre l'Ucraina, come è stato chiaramente affermato nei cosiddetti Trattati di sicurezza che il presidente russo ha proposto per Stati Uniti e Nato nel dicembre dell'anno scorso".
Stoltenberg ha inoltre spiegato che in un incontro di qualche mese fa, la Russia aveva avanzato alcune proposte, tra le quali quella che non ci sarebbero dovuti essere ulteriori allargamenti della Nato e volevano anche che la Nato rimuovesse le truppe dagli alleati aderenti dopo il 1997.
"Se avessimo accettato - aggiunge il segretario generale della Nato - avremmo violato il principio che tutti i Paesi possono scegliere la loro strada. Questo dimostra che Putin va oltre Kiev. Dobbiamo quindi fornire supporto all'Ucraina, ma anche rafforzare altri tipi di difesa".
Intanto l'assistente del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhaylo Podolyak, ha lanciato un appello agli alleati occidentali per un maggiore aiuto militare. Sui social Podolyak ha scritto che i soldati ucraini hanno chiesto quando arriveranno le nuove armi d'artiglieria occidentali. "Bruxelles, stiamo aspettando una decisione", ha aggiunto rivolgendo un invito a fare presto.
L'amministrazione degli Stati Uniti, guidata dal presidente Joe Biden si appresta invece ad annunciare nuovi aiuti all'Ucraina per un miliardo di dollari.
Le Nazioni Unite rivelano inoltre che migliaia di civili, tra cui donne, anziani e bambini, sono ancora intrappolati a Severodonetsk, con una fornitura in continua diminuzione di acqua pulita, servizi igienici ed elettricità.
Una situazione di grave emergenza che si sta verificando nei bunker sotto l'impianto chimico di Azot, dove si stanno rifugiando centinaia di civili.
Il settore umanitario delle Nazioni Unite si sta preparando a fornire aiuti alle persone intrappolate in città, ma con gli intensi combattimenti in corso al momento non ha accesso o garanzie per raggiungere in sicurezza i civili.
Davide Fifaco