Il ricorso verteva sulla denominazione vinicola «Teran», utilizzata sia in Slovenia sia in Croazia. Sin dall'adesione della Slovenia all'Unione europea, tale nome poteva figurare sull'etichettatura di determinati vini sloveni. Si trattava, in un primo tempo, di una menzione tradizionale complementare associata al vino del Carso sloveno in quanto «vino di qualità prodotto in regioni determinate». Successivamente, la denominazione è stata riconosciuta come denominazione di origine protetta. Poiché il nome della varietà di uve da vino «Teran» è utilizzato anche in Croazia, quest'ultima, prima della sua adesione all'Unione, aveva espresso le proprie preoccupazioni in merito alla possibilità di continuare a utilizzare tale nome per l'etichettatura dei propri vini dopo la sua adesione, per via della protezione già concessa alla denominazione slovena. Dopo tale adesione, la Commissione europea ha dunque tentato, invano, di trovare una soluzione negoziata tra la Croazia e la Slovenia. Infine, quasi quattro anni dopo l'adesione della Croazia all'Unione, la Commissione si è avvalsa del potere conferitole per adottare una deroga in materia di etichettatura al fine di consentire alle DOP e alle pratiche esistenti in materia di etichettatura di coesistere pacificamente dal momento in cui una DOP è registrata o applicabile. Essa ha quindi adottato il regolamento impugnato al fine di includere il nome «Teran» nell'elenco delle varietà di uve da vino che contengono o sono costituite da una DOP o da un'indicazione geografica protetta che potevano, a titolo di deroga, figurare sull'etichetta dei vini. La Commissione ha adottato il regolamento impugnato con effetto retroattivo alla data di adesione della Croazia all'Unione, avvenuta il primo luglio 2013. Dal regolamento impugnato risulta inoltre che la denominazione «Teran» può essere menzionata come varietà di uve da vino sull'etichetta dei vini prodotti in Croazia, ma unicamente per la denominazione di origine «Hrvatska Istra» (Istria croata), e a condizione che «Hrvatska Istra» e «Teran» appaiano nello stesso campo visivo. In passato Slovenia e Croazia hanno trovato intese per tutelare insieme l'olio d'oliva e il prosciutto istriani. Sul vino terrano la divergenza resta. (a.c)
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