"Da quanto vediamo AstraZeneca sta distribuendo meno del 10%" delle dosi di vaccino contro il Covid-19 nell'Unione europea rispetto a quanto previsto dal contratto firmato con Bruxelles. Lo ha affermato la presidente della Commissione Ue in un'intervista a un gruppo di media europei. "AstraZeneca doveva iniziare a produrre prima di avere l'autorizzazione al mercato" e preparare le scorte "per distribuire le dosi una volta avuto il via libera. Vogliamo sapere cosa è successo", ha detto Ursula von der Leyen.
La presidente della Commissione europea ha difeso la decisione del premier italiano, Mario Draghi, di vietare le esportazioni del vaccino in Australia: "Se un'azienda non" onora i propri impegni, "non possiamo permettere che esporti". AstraZeneca dovrà quindi impegnarsi ad aumentare le forniture, altrimenti il blocco delle esportazioni da parte dell'Italia non sarà l'unico, ha avvertito. Se la società onorerà il contratto con l'Ue, "certamente le porte dell'export saranno aperte", ha dichiarato ancora von der Leyen.
Secondo le sue parole la strategia di vaccinazione adottata dall'Unione europea funziona: "Sebbene il numero di infezioni stia aumentando in molti Paesi, il tasso di mortalità sta diminuendo".
Ursula von der Leyen ha anche annunciato che a partire dal mese prossimo le dosi di vaccini contro il Covid destinate all'Unione potrebbero raddoppiare, "anche perché stanno per essere approvati nuovi vaccini. L'Ue si aspetta una media di circa 100 milioni di dosi al mese nel secondo trimestre, per un totale di 300 milioni entro la fine di giugno".
E. P.