Sindaco di Capodistria Aleš Bržan Foto: Radio Capodistria
Sindaco di Capodistria Aleš Bržan Foto: Radio Capodistria

Per garantire l'approvvigionamento di acqua potabile anche durante periodi di siccità prolungata, in particolare nei comuni costieri, ed evitare restrizioni e conflitti di utilizzo, è necessaria una pianificazione idrica coordinata da parte di numerose realtà a livello regionale. Ne sono ben consapevoli i 12 sindaci delle regioni del Litorale-Carso e della Primorsko-Notranjska (Carniola Interna), riunitisi oggi a Capodistria per la terza sessione del Consiglio Programmatico per l'attuazione del progetto di approvvigionamento di acqua potabile nell'area dell'Istria slovena e del Carso. È l'iniziativa più grande mai realizzata a livello regionale e nazionale, e al contempo la più complessa e significativa, come ha spiegato il sindaco di Capodistria Aleš Bržan. Questo progetto non ha come obiettivo solo il miglioramento a breve e medio termine dell'approvvigionamento idrico dell'area, ma punta a garantirne la sostenibilità per i prossimi decenni. Il progetto, illustrato dal primo cittadino di Capodistria, si articola in due fasi principali. La prima prevede la creazione di una connessione tra più reti idriche, migliorando la stabilità e la robustezza della fornitura d'acqua. L'obiettivo è ridurre le perdite nei vari acquedotti e, aspetto cruciale, collegarli attraverso una nuova rete che va da Postumia a Rudik, oltre a potenziare altre connessioni. Questo permetterà di aumentare la quantità d'acqua disponibile e migliorare la gestione delle risorse. Questa iniziativa, a detta di Bržan, mira a prevenire le criticità emerse durante la grave siccità del 2022, fornendo una maggiore sicurezza idrica e riducendo la necessità di trasportare acqua con cisterne. Sebbene non eliminerà completamente tutti i problemi di approvvigionamento, consentirà di ridurre significativamente le difficoltà, garantendo un rifornimento stabile e sicuro. Tuttavia, per assicurare un approvvigionamento regolare per i prossimi cent'anni, sarà fondamentale completare anche il progetto del bacino di accumulazione a Kubed - Covedo. Per quanto riguarda i fondi necessari, l'investimento totale sarà di circa 118 milioni di euro. Il 75% di questi fondi proviene da finanziamenti europei di coesione e dallo Stato, mentre il restante 25% sarà stanziato dai 12 comuni coinvolti. Nella prima fase, ha precisato ancora il sindaco di Capodistria, la connessione degli acquedotti costerà circa 42 milioni di euro, mentre l'ammodernamento della rete idraulica richiederà un investimento tra i 70 e i 72 milioni di euro. La conclusione dei lavori è prevista per il 2029. Già quest'anno i consigli comunali dovranno approvare il progetto, in modo che dal 2025 possa partire la fase di progettazione e subito dopo l'inizio effettivo dei lavori.

Corrado Cimador