Con la simbolica brucatura delle olive da parte dei sindaci è iniziata ufficialmente la stagione della raccolta delle olive nell'Istria slovena. Se una volta la raccolta iniziava a metà novembre, adesso viene anticipata a fine settembre, ha esordito il sindaco di Isola Milan Bogatič che ha aperto la stagione nell'uliveto di Belvedere, inaugurato tre decessi fa, assieme ai vice di Capodistria e Pirano, assente il primo cittadino di Ancarano per altri impegni, e ai direttori degli enti che si occupano di agricoltura e ricerca del Litorale. Una manifestazione cresciuta negli anni, come il numero degli olivicoltori, oggi in Istria, Craso, Valle del Vipacco e Goriziano ci sono 2400 ettari di oliveti, e viene prodotto un eccellente olio di oliva, ha ribadito con orgoglio il primo cittadino che ha annunciato che sarà un'annata migliore rispetto alle previsioni. Considerazioni confermate anche dal presidente dell'Associazione degli olivicoltori dell'istria Slovena Danilo Markočič.
"Quest'annata sarà sicuramente molto migliore rispetto all'anno scorso e a quello precedente. Nonostante la siccità, gli ulivi sono ben carichi. Certo, non è un raccolto eccezionale, ma ci aspettiamo comunque una qualità decisamente superiore. Le olive sono sane, non c'è stato l'attacco della mosca olearia, almeno non ovunque, quindi sia la qualità dell'olio che la quantità saranno decisamente migliori. Per esempio nell'oliveto di Belvedere lo scorso anni sono state raccolte 5 tonnellate di ulive, quest'anno ne aspettiamo tra le 15 e le 20 tonnellate. Abbiamo curato bene le olive, e queste ultime piogge hanno aiutato a farle ingrossare un po'. Con una raccolta anticipata mi aspetto davvero un raccolto eccellente, sia in termini di quantità che di qualità. Ovviamente la siccità lascerà qualche conseguenza anche sulla composizione dell'olio, ma sono sfumature che non influiranno sulla qualità." Le parole di Markočič che si dice però preoccupato per il futuro dell'olivicoltura in Istria, perchè rileva manca un ricambio generazionale. (ld)