La mostra, allestita fino al 4 maggio, è dedicata a un caro collega, Marko, che ci ha lasciati prematuramente. Con queste parole, il direttore delle saline di Sicciole, Aleksander Valentin, ha inaugurato l'esposizione realizzata da tre artisti, tre salinari, le cui fotografie non sono semplici immagini, ma storie di sole, mare e mani segnate dal tempo, che lavorano il sale con la saggezza tramandata nei secoli.

"Intorno a noi si manifesta una splendida testimonianza dell'ispirazione che le saline sanno donare: a noi che vi lavoriamo ogni giorno e a coloro che riescono a immortalarne la bellezza. È un privilegio poter contare su colleghi che possiedono questo straordinario talento artistico."

La mostra rappresenta l'identità di tre persone che vivono e lavorano nelle saline: Matjaž Lužnik, il francese Vianney Lefebvre – già vincitore dell’Ex Tempore piranese – e il messicano Francisco Javier Betanzos Lozada, che nel 2019 si è trasferito in Slovenia per sfuggire alla frenesia e allo stress della sua carriera giornalistica.

Oltre a essere un viaggio personale nell’anima degli artisti, l'esposizione è anche un simbolo del profondo legame tra uomo e natura. Le fotografie non si limitano a ritrarre i lavoratori o il paesaggio: raccontano la fatica, la passione e l'umiltà di un mestiere antico. Ogni immagine parla di raggi di sole che accarezzano l’acqua del mare, di mani esperte che raccolgono il sale con gesti tramandati nel tempo, di un silenzio interrotto solo dal soffio del vento e dal canto degli uccelli.

Dionizij Botter