Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Lanciata lo scorso aprile, l'iniziativa dell'adozione a distanza della capretta istriana interessa una 50.ina di esemplari. Vi hanno aderito subito -come riportato dalla stampa- alcune personalità della vita politica e culturale della Regione ma anche diverse municipalità che sono diventate così proprietarie di una o due caprette affidate ad alcuni allevatori della penisola. "Oltre che alla scelta del nome gli adottanti possono seguire costantemente la crescita e sviluppo dei loro esemplari", rilevano al Fondo per la capretta istriana che è l'ideatore dell'iniziativa che si sta svolgendo con la supervisione dell'AZRRI, l'Agenzia per lo sviluppo rurale dell'Istria. I due enti fanno sapere che ci sono ancora una decina di animali pronti per l'adozione. "Un gesto simbolico -dicono- per riallacciare il collegamento con l'ambiente naturale e con l'eredità culturale che è rappresentata pure dalla capretta istriana, emblema della penisola". Il sostegno finanziario dei donatori viene investito nella cura delle singole caprette che vanno così ad incrementare il numero dei capi autoctoni che in pochi anni si è triplicato. Nel 2020 infatti si contavano soltanto una cinquantina di esemplari, ora ce ne sono all' incirca 200, ma sempre troppo pochi per poter definire superato il pericolo di estinzione. In questo contesto va segnalata la Banca istriana dei geni animali dell'AZRRI che si occupa della preservazione del materiale genetico, utile nel programma di allevamento come pure altre iniziative volte all' assistenza finanziaria degli allevatori. "Incoraggiare questi ultimi e fornire fondi per un modello di allevamento caprino istriano di qualità, a lungo termine e sostenibile", l'imperativo dei soggetti inclusi nella missione di consolidamento e rivitalizzazione della razza, tra cui c' è pure la Regione istriana. "Un dovere importante e un'eredità che dobbiamo garantire alle future generazioni -dicono- perché oltre che alle qualità nutritive dei prodotti caprini, la capra istriana è una parte importante del patrimonio storico, dell'identità e della tradizione della penisola".

(lpa)