Lo scenario più cupo dice che il livello del mare potrebbe innalzarsi in base alle attuali previsioni di ben 33 metri nel 2300, lo ha detto Primož Banovec dell’Istituto nazionale di idrologia “I diversi scenari contemplati che vanno a considerare i mutamenti climatici indicano un possibile innalzamento entro il 2100 del livello marino di circa un metro, o in base alla previsione più ottimistiche di 60 centimetri, ma in questo caso si parla dell’innalzamento del livello medio, mentre in casi di fenomeni estremi di alta marea tutte le città costiere nel mondo verranno messe in pericolo”, ha spiegato Banovec precisando che “il rischio maggiore per le nostre citta' viene rappresentato dalla loro vicinanza alla costa che non andrebbe ad escludere la possibilità della formazione di due isole, quella di Capodistria e di Isola”. A riguardo, è stato ribadito durante l’incontro, bisognerà adottare diverse misure, sia di natura architettonica che umana, le prime, ha spiegato sempre Banovec riguardano la costruzione di vere e proprie barriere fisiche che ci proteggeranno dall’acqua dove in questo momento primeggia l’Olanda, la quale continua a costruire strutture aggressive, interventi che sono presenti pure in Slovenia come la protezione delle saline con gli argini o le stazioni di pompaggio presenti nell’area del Bonifica, si tratta di piccoli interventi costruttivi che già adottiamo, mentre per quanto riguarda ciò che ci attende nel 2100 dobbiamo studiare delle misure più efficaci ha detto Banovec. Tra le misure che andrebbero adottate in futuro vi è sicuramento il rinnovamento dell’Intera rete fognaria delle città costiere che ammonterebbe a 100 milioni di euro, hanno spiegato i relatori, mentre gli interventi ingenti costruttivi delle zone maggiormente a rischio potrebbero ammontare a un miliardo di euro o addirittura due fino al 2100. Il tempo a disposizione sarebbe comunque più che sufficiente, la costa slovena è relativamente piccola e non avrà i problemi che potrebbero affrontare i paesi dove sono presenti i grandi delta dei fiumi.
Iztok Škerlič, Direttore dell’Ente pubblico per la promozione dell’imprenditoria e progetti di sviluppo del Comune di Isola ha detto che “Il tema principale affrontato è stato quello degli effetti dell’alta marea e dei cambiamenti climatici che sono imminenti e per i quali dobbiamo inevitabilmente prepararci, per questa ragione abbiamo deciso di intraprendere questi dibattiti con la Facoltà di studi marittimi e dei trasporti di Portorose. Questo è scolmante uno die primi che avremo ogni anno con gli esperti del settore, le autorità politiche locali e nazionali per affrontare questa sfida del futuro per quanto riguarda gli interventi concreti che servono per migliorare la vita delle persone. Un altro tema cruciale è quello die fondi europei, che per la prossima la prossima programmazione sicuramente dovranno essere destinati a questi interventi che riguardano gli impatti ambientali e finanziari, che lo stato sloveno non sarà in grado di affrontare”.
Dionizij Botter