Una quindicina i cittadini, abitanti del centro storico di Capodistria e dell'entroterra, che hanno preso parte al secondo dibattito pubblico organizzato dal comune città, in collaborazione con un'agenzia esterna, per elaborare il nuovo Piano generale del traffico che rappresenta lo strumento di pianificazione e di gestione della mobilità urbana. La strategia deve venir accolta nel 2025 che andrà ad implementare quella del 2017. Come a Villa Decani a metà giugno anche a Capodistria i cittadini sono stati invitati a partecipare ad un laboratorio individuando le criticità e esaminando le soluzioni per una mobilità sicura, accessibile e sostenibile. Alcune persone, avendo partecipato al primo dibattito, hanno preferito abbandonare la sala visto che il workshop non presentava novità rispetto al primo incontro.
Particolarmente sentito il problema della sicurezza nel traffico degli anziani e delle persone disabili, come nel trasporto pubblico urbano e interurbano. Chiesti maggiori collegamenti tra centro e periferia, autobus più frequenti, un servizio taxi pubblico e il centro storico interdetto agli scooter e agli skiro elettrici. Nell'entroterra chiedono migliori infrastrutture e collegamenti. Da un sondaggio effettuato a Capodistria tra maggio e agosto, anche queste informazioni serviranno per la stesura del nuovo piano generale sul traffico, è emerso che l'85% degli interpellati si reca al lavoro usando la macchina, usano i mezzi pubblici soprattutto i minori per recarsi a scuola, per ovvi motivi non avendo la patente. Anche qui è emerso che i cittadini chiudeno più linee urbane ed extraurbane dei bus, spazi pubblici verdi, piste ciclabili e una città più accessibile per i disabili. (ld)