Lutto nazionale ieri in Russia, per commemorare le vittime della strage di venerdì sera alla periferia di Mosca, dove un commando di quattro terroristi ha sparato sui partecipanti ad un evento nella sala concerti di un teatro, il Crocus City Hall. Le ambasciate dei Paesi dell'Unione Europea e degli Stati Uniti a Mosca hanno esposto le bandiere a mezz'asta per le vittime dell'attacco. Il bilancio, secondo gli ultimi aggiornamenti, è salito a 137 morti mentre i feriti sarebbero 180. Secondo il Comitato investigativo russo, finora sono state identificate 62 persone.
I quattro imputati, dalle immagini che sono state diffuse in rete sembrano essere stati gravemente torturati da quando sono stati arrestati. Uno di loro è stato portato in tribunale su una sedia a rotelle mentre gli altri si sono presentati all’udienza con evidenti ferite al corpo e volti tumefatti. Sono trapelati anche i filmati dei brutali interrogatori condotti dal servizio di sicurezza che mostrano gli uomini sdraiati a terra. Secondo la BBC, almeno uno dei quattro sarebbe stato sottoposto persino a delle scosse elettriche durante l'interrogatorio. Il Presidente Vladimir Putin ha giurato di punire tutti i responsabili dell'attacco, collegando la tragedia immediatamente all'Ucraina nonostante il gruppo estremista dello Stato Islamico ne abbia rivendicato la responsabilità. Le istituzioni di Kiev però negano ogni correlazione con l’accaduto.
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