Si sono svolti i funerali di Alexei Navalny. Il maggiore oppositore del Presidente Putin è stato tumulato nel cimitero di Borisovskoi. Camion anti sommossa e molti agenti di Polizia erano presenti. Il servizio funebre è stato abbreviato per ordini dall'alto, secondo quanto denunciato da uno dei più stretti collaboratori di Navalny, Leonid Volkov. Decine di veicoli della Polizia e alcuni camion anti sommossa erano presenti nei pressi della chiesa dove si è svolto il funerale. Alcuni agenti erano muniti di elmetti e bombolette di gas lacrimogeno mentre pattugliavano la zona, anche nelle vicine stazioni della metropolitana. Alle esequie sono stati presenti anche alcuni diplomatici stranieri, tra cui gli ambasciatori di Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Unione Europea, Stati Uniti e l'ambasciatrice slovena Darija Bavdaž Kuret. A nessuno dei diplomatici è stato consentito l'ingresso in chiesa e hanno dovuto attendere fuori come molta altra gente. L'ingresso è stato consentito solo ai familiari e a poche altre persone. La vedova Yulia, che vive all'estero e non era presente al funerale, ha pubblicato un messaggio d'addio al marito con un video della loro vita insieme. Secondo Volkov il funerale sarebbe stato abbreviato per ordini dall'alto, sarebbero state fatte pressioni sul parroco, tesi confermata dall'ex Direttore della rivista del Patriarcato di Mosca Čapnin, il quale ha affermato che è stato il vertice della Chiesa ortodossa russa di ordinare di ridurre al massimo la funzione. Intanto sono giunte le condoglianze da parte dell'Unione Europea con le parole del responsabile della diplomazia Borrell, il quale ha evidenziato che le convinzioni di Navalny non scompariranno perché le idee non possono essere avvelenate o uccise, e che Navalny rimane un'ispirazione per molti sia in Russia che all'estero. Nel frattempo sono finora 401 le persone fermate, 45 delle quali arrestate, durante la commemorazione in numerose città russe, in cui si sono tenuti raduni spontanei. Centinaia di persone si sono radunate nelle città europee e statunitensi, in particolare a Varsavia, in Polonia, a Vilnius, in Lituania, a Berlino, Amsterdam, Zurigo e Londra, oltre che a New York.
Franco de Stefani