"È importante consegnare i responsabili alla giustizia nonché un immediato cessate il fuoco. Israele spieghi pienamente l'accaduto" è stato dichiarato. Secondo l'agenzia di stampa francese AFP, se l'indagine dovesse accertare che la sparatoria israeliana è stata un crimine di guerra, "ovviamente diventerebbe una questione di giustizia". Un attacco ingiusto e accolto con sgomento dal mondo politico internazionale. Von der Leyen ha nuovamente sottolineato che gli aiuti sono un'ancora di salvezza per chi ne ha bisogno e l'accesso ad essi deve essere garantito. Di tutt'altra idea gli USA, i quali si oppongono alla proposta che il Consiglio di sicurezza ONU adotti una dichiarazione di condanna del massacro di civili avvenuto giovedì in cui almeno 112 palestinesi hanno perso la vita e 760 sono rimasti feriti. Secondo il viceambasciatore Usa, Robert Wood, non si hanno a disposizione tutti i dettagli sulla vicenda. La Casa Bianca ha fatto notare che ci sono delle versioni contradittorie sull'incidente definito "grave" e Washington sta cercando di raccogliere tutti i dati, comprese le "circostanze relative al modo in cui le persone sono morte".
Parole di condanna da parte del segretario generale ONU, Antonio Guterres che chiede nuovamente la fine del conflitto e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. "Chiederemo chiarimenti e sarà necessaria un'indagine per accertare la dinamica dell'accaduto ", ha dichiarato il Ministro degli Esteri francese Stéphane Séjourné . Ha inoltre affermato che la Francia non applicherà "due pesi e due misure" al conflitto in Medio Oriente. "Dobbiamo chiamare le cose con il loro nome quando vengono commesse atrocità a Gaza. Episodio vergognoso e ingiustificabile", ha aggiunto. Israele però tira dritto e nega ogni tipo di responsabilità ammettendo però i 10 spari da parte delle forze armate che servivano "a disperdere la folla". Si è inoltre giustificato dicendo che se ci sono state altre vittime non è dipeso da loro ma dalla calca venutasi a creare.
La Commissione europea ha deciso, intanto, di stanziare ulteriori 68 milioni di euro a sostegno della popolazione palestinese. A questa cifra se ne aggiungeranno altri 82 da erogare tramite l'Agenzia ONU per i rifugiati UNRWA.
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