"Una sospensione locale e tattica delle attività belliche procederà fino a nuovo ordine dalle 08.00 alle 19.00 lungo il percorso che porta lungo la strada dal valico di Kerem Shalom a Salah al-Din Road e poi verso nord" si legge nel comunicato delle forze israeliane. Una decisione che arriva dopo le ripetute segnalazioni internazionali sulla grave situazione in cui versa la popolazione palestinese, sempre più minacciata dalla carestia. Israele negli scorsi giorni era stato inoltre accusato di bloccare deliberatamente la consegna di cibo, acqua e medicinali. Come ha spiegato l'esercito di Tel Aviv, la scelta di sospendere i combattimenti per alcuni giorni è stata presa dopo aver discusso con le Nazioni Unite e altre organizzazioni nell'ambito degli sforzi per aumentare il volume degli aiuti che entrano nell'enclave. Carl Skau, vicedirettore esecutivo del Programma alimentare mondiale, ha recentemente affermato che con il conflitto militare e l'illegalità nei territori della Striscia, "è quasi impossibile fornire un livello di aiuti tale da soddisfare le crescenti richieste sul campo". Ricordiamo che solo il 30% delle strutture sanitarie è ancora funzionante. el frattempo, in seguito all'approvazione del Consiglio di sicurezza ONU della risoluzione del piano di pace presentato dagli Stati Uniti, il mondo politico internazionale sta esercitando sempre più pressione su Israele e sul movimento Hamas affinché accettino l'accordo di cessate il fuoco per consentire lo scambio di ostaggi e prigionieri e aumentare la fornitura di sostegno umanitario e sanitario. Tuttavia, nelle ultime ore le trattative sono in una fase di stallo e non è ancora chiaro quando riprenderanno.
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