Foto: Zajem zaslona
Foto: Zajem zaslona

"In una guerra totale, Hezbollah sarà distrutto e il Libano sarà duramente colpito". Queste le parole del Ministro degli esteri Israel Katz durante una riunione strategica, che ha aggiunto che questa decisione porterà lo Stato ebraico a pagare sì un importante prezzo ma in compenso verrà ristabilita la sicurezza per i residenti del nord, regolarmente bersaglio di pesanti bombardamenti transfrontalieri. “Israele è unito e fara tutto il possibile per mantenere la sua forza e la sua integrità” ha dichiarato ancora il Ministro. Nel frattempo, Hezbollah ha pubblicato un video di nove minuti e mezzo che, a suo dire, è stato girato da un suo drone di ricognizione su varie località di Israele, tra cui la città di Haifa dove ci sono obiettivi sensibili come porti, aeroporti nonché la base della Marina militare. “Terrorismo psicologico verso la popolazione” ha detto il sindaco della città. Una tensione che aumenta di ora in ora per le possibili conseguenze se un ulteriore conflitto dovesse iniziare. Ricordiamo che la situazione nella zona di confine si è ulteriormente aggravata la scorsa settimana, quando il comandante di Hezbollah Sami Abdallah è stato ucciso in un attacco israeliano nel sud del Libano. Oltre a questa “nuova” difficoltà, il governo si trova a fronteggiare il popolo israeliano che continua a protestare contro il Premier Netanyahu che non è ancora riuscito a trovare un accordo sugli ostaggi presi da Hamas, intimandogli di dimettersi andando alle elezioni anticipate. Il Primo Ministro ha inoltre accusato gli USA di “aver negato armi munizioni a Israele.” Di tutta risposta la Casa Bianca ha annullato un incontro con alcuni funzionari israeliani che avrebbe dovuto riguardare un dialogo strategico sull’Iran. L’amministrazione Biden ha dichiarato che tutto sta procedendo secondo i piani e che c’è stato solo un invio di armi rimasto bloccato.