La dicitura di terreni come demaniali rappresenta uno degli strumenti principali adottati da Israele per la custodia dei territori occupati. Secondo la legislazione una volta dichiarati pubblici, tali aree non sono più considerate proprietà palestinese; una condotta illecita del diritto internazionale. Secondo quanto riportato dall'emittente del Qatar al Jeezera, Tel Aviv solo dall'inizio di quest'anno si sarebbe appropriata di nuovi 23 chilometri quadrati. Gli ultimi dati parlano di una nuova confisca di circa 12,7 chilometri nella parte occupata della Cisgiordania. Si tratterebbe della più grande appropriazione di terre palestinesi degli ultimi trent'anni. Nel corso dei decenni ha poi occupato Gerusalemme Est, l'attuale Striscia di Gaza e appunto la Cisgiordania dove ha costruito centinaia di insediamenti dove ad oggi vivono circa 500.000 israeliani accanto a 3 milioni di palestinesi. L'organizzazione israeliana Peace Now che monitora la costruzione di presidi illegali ha dichiarato che Israele concede in locazione tali terreni esclusivamente ai propri cittadini. "È improbabile che si giunga a una svolta decisiva nel conflitto senza un'azione politica che delimiti nettamente i confini territoriali" ha avvertito ancora l'organizzazione puntando il dito verso il governo Netanyahu: "Di questo passo state lavorando per allontanarci dalla pace."
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