In un post su Telegram, il generale ha reso noto che le truppe russe stanno attaccando "lungo l'intera linea del fronte" che si stende per oltre 1.000 km, con combattimenti accaniti ad ovest della città di Avdiivka. Cresce intanto la speranza che le armi americane promesse arrivino presto a Kiev. Zelensky durante una conferenza stampa con il generale della NATO Stoltenberg ha ringraziato tutti i partner per il sostegno auspicando maggiore rapidità nelle consegne: “più veloce sarà l’invio di aiuti militari più potremo stabilizzare l’Ucraina” ha affermato. Stoltenberg ha nuovamente sottolineato l’impegno e la solidarietà a favore di Kiev e ha assicurato che il Paese entrerà a far parte della NATO. In merito non ha definito date precise: è necessario che tutti i Paesi siano d’accordo e ritiene che tale accordo non avverrà entro il prossimo vertice che avrà luogo a Washington dal 9 all’11 luglio. Parole di forza giunte anche dall’Alto Rappresentante UE per la Politica estera Josep Borrell che intervenendo al World Economic Forum di Riad ha sottolineato l’importanza dello stare al fianco all’Paese invaso: “l'Unione si è impegnata a fornire assistenza fin dall'inizio del conflitto, e lo farà fino alla sua fine, anche se questo richiederà tempo” ha detto Borrell. Gli aiuti intanto continuano ad arrivare anche da parte dell’Australia con nuovi finanziamenti militari per un valore di cento milioni di dollari comprendenti sistemi di difesa aerea a corto raggio, droni, veicoli blindati, cannoni ed equipaggiamenti vari.
Intanto, dopo circa due mesi gli agricoltori polacchi hanno messo fine al blocco di protesta ai valichi di frontiera con l'Ucraina, permettendo al Paese di riprendere il suo export agricolo verso l'Europa. Un portavoce dell'amministrazione fiscale polacca ha aggiunto che tutti i camion possono attraversare purché non trasportino merci soggette a sanzioni, riferendosi alle importazioni di grano ucraino. Ricordiamo che Varsavia è uno dei più convinti sostenitori di Kiev nella lotta contro l'aggressione russa, ma le loro relazioni si sono inasprite proprio a causa delle importazioni di prodotti agricoli, esentati dalle tariffe dell'UE nel 2022 a causa del conflitto. I polacchi avevano reclamato di essere state vittime di una concorrenza sleale.