Attesa per il Niger a poche ore dal nuovo vertice straordinario dell'ECOWAS, disposto a dispiegare tutte le misure necessarie per riportare l'ordine dopo il colpo di stato militare ai danni del Presidente Bazoum. Anche se la via negoziale rimane favorita, con l'invio di un ex-emiro nigeriano a Niamey come emissario del Governo di Abuja, rimane il rischio di fallimento del negoziato e lo spettro di un intervento armato. Intanto la giunta militare ha reso nota una lista di 21 persone che diverranno ministri nel nuovo Governo. Sale nel frattempo alle stelle la tensione tra la Francia e il Niger dopo che la giunta ha denunciato la violazione da parte di un aereo militare francese del proprio spazio aereo. Il Presidente transalpino Macron ha dichiarato al riguardo che il volo è stato autorizzato e coordinato con l'Esercito del Niger e che nessun terrorista è stato rilasciato dalle forze francesi, in risposta alle accuse di rilascio di alcuni jihadisti per fomentare la tensione nel paese. Il nuovo vertice ECOWAS, in programma nella Capitale nigeriana Abuja, è il secondo dopo quello che ha lanciato l'ultimatum, scaduto senza il minacciato uso della forza. Formalmente il vertice discuterà solo la situazione politica e i recenti sviluppi, ma il Presidente nigeriano Tinubu ha già avvertito che nessuna opzione è esclusa. L'ex emiro nigeriano Sanusi ha incontrato il capo della giunta militare Tchian e riferirà un messaggio del nuovo uomo forte. Numerosi media hanno dato risalto al segnale di un'opposizione interna che dichiaratamente punta a reinsediare Bazoum con tutti i mezzi necessari, anche in questo caso non si esclude la guerra civile sebbene finora si tratti solo di un movimento politico e non un partito con a capo la figura storica delle ribellioni tuareg degli anni 90 e 2000 Boula, numero tre del deposto governo.
Franco de Stefani