Dopo l’Italia, anche la Slovenia ha deciso di estendere i controlli alla frontiera con la Croazia e l'Ungheria per altri sei mesi, fino al 21 dicembre.
La conferma è giunta dal ministro degli Interni Boštjan Poklukar, che proprio ieri sera aveva ricevuto dal ministro italiano Matteo Piantedosi la notizia della prosecuzione dei controlli sul confine con la Slovenia da parte di Roma.
Poklukar ha riferito di aver già informato dell'estensione gli omologhi di Croazia e Ungheria, notificato la decisione anche alla Commissione Europea.
Il Ministro ha sottolineando che i motivi che avevano spinto a ripristinare i controlli alle frontiere lo scorso 21 ottobre, riguardo il peggioramento delle condizioni di sicurezza in Medio Oriente e l'aumento del rischio di terrorismo, sono ancora presenti e che la situazione si sta aggravando.
Poklukar ha comunque assicurato che i controlli continueranno a essere mirati, e che non dovrebbero provocare problemi significativi al transito nemmeno durante la stagione turistica: non ce ne sono stati, ha sottolineato, durante le festività natalizie e di fine anno.
Analoghe rassicurazioni erano giunte anche dal ministro italiano Piantedosi che, confermando il provvedimento per altri sei mesi, anche a causa dell’innalzamento del livello di attenzione per la Presidenza di turno italiana del G7, aveva ribadito che “le modalità di controllo saranno attuate in modo tale da causare il minore impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico di merci”.
“Da parte nostra – ha aggiunto - c’è la volontà di condividere soluzioni efficaci che ci consentano un ritorno a una libera e sicura circolazione. I nostri uffici tecnici stanno lavorando nella giusta direzione, abbiamo costruito un modello di cooperazione virtuoso”. Piantedosi ha anche annunciato una nuova riunione trilaterale Italia, Croazia e Slovenia a breve per un confronto sul tema.
Alessandro Martegani