La Slovenia sta attraversando una crisi senza precedenti del mercato immobiliare, in particolare a Lubiana, dove nell’ultimo decennio i prezzi delle case sono più che raddoppiati, con la conseguenza inevitabile che per gli affitti è ormai destinata oltre metà dello stipendio.
L’esplosione del turismo ha poi portato al fiorire di affitti a breve termine che, in assenza di una regolamentazione, accentua la crisi abitativa in corso ormai da anni. Partono da questi presupposti le rivendicazioni dell’organizzazione “Oggi è un nuovo giorno”, portabandiera della questione abitativa e del disagio che vivono migliaia di persone, a Lubiana, ma più in generale in tutto il paese, soprattutto nelle aree di maggiore attrazione turistica. Per la campagna è stato attivato anche un sito internet – airbnbpejtdomov.si – dove verranno pubblicate storie, testimonianze e dati di una situazione riassunta così dagli organizzatori: gli immobili sono diventati un capitale a scopo speculativo e non a fini abitativi, al punto che, sempre a Lubiana, sui siti specializzati è possibile trovare un numero tre volte maggiore di affitti a breve termine che non a lungo termine. Secondo i promotori, la legge proposta da Han va nella giusta direzione, ma serve altro.
Come ha spiegato in conferenza stampa Tadej Štrok, che ha parlato a nome di tutte le sigle che si riconoscono dietro questa battaglia, bisogna vigilare sull’attuazione della legge, fare chiarezza sui controlli ispettivi, sulla promozione e pubblicità degli immobili, e istituire infine un sistema di segnalazione anonima delle violazioni.
Senza lasciare spazio al mercato nero, ma con l’obiettivo di restituire il cuore delle città ai suoi residenti, anche prendendo spunto dalle buone pratiche adottate in città come Parigi o Vienna. L’appuntamento a breve termine, è il caso di dirlo, è per il 30 maggio al Parco Zvezda di Lubiana dove la nuova iniziativa civica “Stanovanjski blok”, che riunisce diverse sigle della società civile, si confronterà su come adottare una politica abitativa più decisa e organizzata.
Valerio Fabbri